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New York fa causa a TikTok

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New York fa causa a TikTok, Facebook e YouTube: creano dipendenza nei giovani

Il commento del Prof. Giuseppe Lavenia, Psicoterapeuta, Docente Universitario e Presidente dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo

New York contro i social Giuseppe Lavenia

Roma 16/02/2024 – New York fa causa a TikTok, Facebook e YouTube. La recente battaglia legale, intrapresa dalla città statunitense contro questi colossi digitali, illumina un problema che trascende l’uso dei dispositivi: l’effetto corrosivo della dipendenza tecnologica sui nostri giovani. Il Prof. Giuseppe Lavenia, Psicoterapeuta e Presidente dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo, segnala una crisi che richiede un intervento deciso e cosciente, specialmente da parte dei genitori.

Nel cuore di questa tempesta digitale, c’è un vuoto emotivo, un bisogno di connessione reale che la tecnologia finge di colmare ma, in realtà, allarga. «La corsa ai “mi piace” e alle condivisioni»,  mette in luce il dott. Lavenia, «maschera una fame di relazioni significative, di essere visti e compresi realmente, non attraverso uno schermo». Ecco dove entra in gioco il nostro ruolo, un ruolo che va ben oltre la semplice supervisione dell’uso di gadget e app.

La realtà è che, in un mondo sempre più frenetico, anche i genitori sono vittime di questa stessa tecnologia, cercando di bilanciare tempo, lavoro e relazioni personali. E in questo vortice, la soluzione più facile sembra essere quella di lasciare che uno schermo intrattenga o addirittura educhi i nostri figli. Ma è una scorciatoia pericolosa. Un dispositivo elettronico non può sostituire il calore di una conversazione, l’apprendimento che avviene attraverso il gioco fisico o le lezioni di vita che solo le interazioni umane possono insegnare.

Non si tratta di demonizzare la tecnologia o di ignorare il suo potenziale educativo e di connessione. Al contrario, è un appello a riequilibrare le scale, a ricordarci che prima di essere genitori digitali, siamo custodi delle relazioni umane dei nostri figli. Questo significa insegnare loro a navigare nel mondo digitale con critica e discernimento, ma anche garantire che sappiano come costruire e mantenere relazioni nel mondo reale.

È tempo di fare un passo indietro e valutare l’impatto a lungo termine delle nostre scelte tecnologiche. Dobbiamo chiederci: stiamo veramente preparando i nostri figli per il futuro, o stiamo semplicemente posticipando sfide più grandi che dovranno affrontare senza gli strumenti adeguati? La nostra responsabilità è grande, ma non dobbiamo affrontarla da soli. Creare una comunità di genitori, educatori ed esperti che possano condividere esperienze, dubbi e strategie è fondamentale. Solo così potremo garantire che la tecnologia rimanga uno strumento al servizio del benessere dei nostri figli, non un ostacolo alla loro crescita emotiva e sociale.

Salute mentale. Social sotto accusa, l’esperto: “I ragazzi usano la tecnologia per avere risposte” – la Repubblica

New York City denuncia le piattaforme social media – Lavenia (Presidente Di.Te.): “Imperative strategie per tutelare i minori” – Media Duemila (media2000.it)

L’allarme dello psicologo: “Per dieci ore sui social. Una dipendenza digitale che è un grido di aiuto” (ilrestodelcarlino.it)

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