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Truffe online: impariamo a difenderci

2023News

Le truffe online possono iniziare anche così: «Sono Larry Brooks e mi sono innamorato di te». Tra frasi romantiche e scambi appassionati su Facebook, decine di persone si sono lasciate convincere dalla truffa online, inviando soldi al gruppo di cyber truffatori.

La “romantica” truffa online è avvenuta a Roma e ha coinvolto 32 donne truffate da cyber criminali per un valore di 400 000€ tra il 2018 e il 2021. Larry Brooks non è mai esistito. Si trattava di un profilo falso dietro cui si muovevano almeno 8 persone, ora sotto arresto per “truffa romantica” sul web.

truffe online

Ti scrive su Facebook, dice di chiamarsi Larry Brooks. È un ufficiale dell’esercito statunitense di stanza in Siria. La foto del profilo mostra un uomo di mezza età estremamente affascinante, che dopo qualche giorno di conversazioni via chat si innamora di te. Eppure, non vi siete mai incontrati.

Guadagna la tua fiducia, con i modi giusti, ti convince ad iniziare una relazione sentimentale. Ma ha bisogno di soldi: perché non riesce a venirti a trovare in Italia, non sa come andarsene dalla Siria, ha perso i documenti. Tu glieli bonifichi, ormai infondo rapita dalla relazione a distanza. E poi, a comprovare quanto dice, arrivano e-mail ufficiali direttamente da studi legali. Tutti falsi.

Sì, perché il gruppo di cyber truffatori, per attestare le urgenze economiche del falso marine, era riuscito a creare contatti di studi legali inesistenti attraverso cui inviare e-mail alle vittime, per rendere la vicenda ancora più plausibile.

Chi è nascosto dietro una truffa online individua persone vulnerabili, contattandole attraverso profili falsi e rassicuranti. Il manipolatore, uomo o donna, cerca le sue vittime sui social network, ne studia i profili per avere tutte le informazioni personali a disposizione nel momento in cui avvia una conversazione in chat. Dopodiché, può instaurare una relazione basata sulla fiducia. Le vittime si sentono comprese da quel confidente. Da un rapporto, apparentemente amichevole, confidenziale e addirittura romantico, iniziano a partire richieste di denaro sempre più insistenti e persuasive.

È difficile ammettere a se stessi che la promessa di un romantico futuro insieme è in realtà una bugia. Il grande amore appassionato era solo una truffa. Le vittime subiscono delle manipolazioni psicologiche che hanno l’aspetto di vere e proprie forme di violenza, da cui può non essere semplice riprendersi.

Quanto accaduto a Roma ha coinvolto soprattutto donne di mezza età in pensione, truffate tra il 2018 e il 2020 per un valore di 400 000€. Alcune delle vittime si sono viste pignorare la propria abitazione in seguito alle spese del loro amato. Le indagini condotte dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Roma e coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma hanno portato all’arresto di 8 truffatori del web per truffa aggravata, riciclaggio e sostituzione di persona.

Tra vita reale e mondo virtuale, anche le indagini si sono svolte su due piani, affiancando classiche tecniche di investigazione ad attività di analisi del traffico delle comunicazioni internet e dei flussi finanziari. Così è stato possibile identificare nel Lazio gli odierni indagati dietro il gruppo di “Larry Brooks”.

Le truffe online non sono solo di tipo sentimentale. Dobbiamo imparare a riconoscerle per difenderci nel mondo virtuale. Il primo passo è sicuramente assumere consapevolezza di quello che può capitarci in Rete.

Questi reati contro il patrimonio, ai danni di persone fragili, sono veri e propri atti di manipolazione psicologica che possono avvenire anche nel mondo virtuale. La possibilità di creare profili falsi copre l’identità dei malintenzionati e procura loro una maschera ancora più piacevole per catturare la fiducia dell’interlocutore. Ma non dimentichiamo che la creazione di profili fake è un reato.

Il reato di sostituzione di persona è punibile con la reclusione fino ad un anno. Esistono alcuni elementi che ci aiutano a riconoscere un profilo falso:

  • La foto del profilo è vaga (talvolta assente).
  • Si tratta di poche immagini tutte molto simili, di una persona dalla bellezza fuori dall’ordinario, scattate da professionisti. In questo caso, sono quasi sempre foto rubate online. Possiamo toglierci il dubbio cercando la foto nel web, facendo click col tasto destro del mouse sull’immagine del profilo falso e selezionando “cerca l’immagine su Google”. Se si tratta di foto rubate ad un personaggio famoso, troveremo l’immagine online.
  • Il profilo ha pochi contatti, post molto recenti e contenuti riproposti solo da altri, mai personali.
  • Non ci sono tag, commenti né like.
  • Le informazioni personali sono assenti o poco credibili.

Se ci accorgiamo di essere vittima di truffe online, innanzitutto blocchiamo carta di credito o bancomat chiamando la banca. La denuncia si può sporgere alla Polizia Postale direttamente da computer o smartphone, grazie al servizio “denuncia vi@web”. Oppure possiamo recarci in persona presso gli uffici di Polizia.

Importante è anche lasciare un commento nel caso si tratti di un Social Network, o una recensione se è stato un sito web a truffarci, per avvisare gli altri utenti della possibilità di frode. E non dimentichiamo di cambiare la password della posta elettronica, dei social e delle applicazioni della banca.

Possiamo imparare a difenderci dalle truffe online! Per questo è fondamentale conoscere il mondo online, le sue potenzialità e le sue insidie. Se pensi di averne bisogno chiedi una consulenza al numero verde 800 770 960 o invia una mail a info@dipendenze.com.

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