Voucher Psicologici, c’è un bonus per tutto, ma non per la salute mentale

200 ragazzi, tra i 15 e 24 anni, sono morti in Italia nel 2021 per suicidio (divenuta oramai la seconda causa di morte per questa età), quasi 2 milioni tra bambini e adolescenti hanno un disturbo mentale, 150.000 giovani sono completamente isolati e chiusi nelle loro stanze, 1 adolescente su 10 pratica l’autolesionismo ma il nostro governo NON HA RITENUTO OPPORTUNO ISTITUIRE I VOUCHER PSICOLOGICI. Questo a mio avviso la dice lunga sulla priorità che viene data al tema della salute mentale nel nostro paese.
Abbiamo ancora una volta perso un’occasione importante per riconquistare la fiducia da parte dei nostri ragazzi.
Tutti i dati in letteratura ci parlano chiaro: le restrizioni e la chiusura delle scuole hanno determinato un peggioramento della salute mentale dei nostri ragazzi. Chiudere nuovamente e tornare alla didattica a distanza vuol dire negare questi dati e non ascoltare i nostri ragazzi che con fiducia nella scienza si sono vaccinati (il 75% dei ragazzi dai 12 ai 19 anni ha completato il ciclo vaccinale!!) e hanno seguito le direttive che gli venivano imposte.

La scuola ha da sempre avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della vita psichica e sociale dei nostri figli; è un vero contenitore emotivo che dobbiamo tenere con tutte le forze attivo. La didattica a distanza non può e non deve essere considerata mai un’alternativa alla scuola. Immaginare poi la scuola solo come didattica è un errore gravissimo. La scuola non deve trasferire solo competenze e orientare alla performance ma trasmettere sempre di più conoscenze di vita. E per questo dobbiamo fare di tutto per tenerle aperte, i ragazzi hanno bisogno della scuola. La loro salute mentale ancora di più, per questo i voucher psicologici sarebbero stati di grande aiuto.
Scusate la lunghezza di questo post ma penso sia veramente essenziale fare un cambiamento; la salute mentale è una componente fondamentale della salute fisica e non possiamo più permetterci di continuarla a vedere in maniera differente.
Urgono investimenti urgenti nella salute mentale in modo particolare per bambini e adolescenti e non solo nel settore sanitario ma in tutti gli ambiti per costruire finalmente un approccio al vero benessere psicologico.

Giuseppe Lavenia
Presidente Associazione Di.Te.