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Formato famiglia: disturbi alimentari

Rassegna StampaNews

Riascolta l’episodio sui disturbi alimentari di Formato famiglia: generazioni a confronto, con il presidente dell’Associazione Di.Te., Giuseppe Lavenia, e la giornalista Diana Aessandrini.

I disturbi del comportamento alimentare dilagano attraverso i social: tra i teenager ci sono oltre 1 milione e mezzo di malati.

Come influisce l’esposizione ai social network? Il77% degli adolescenti ha difficoltà a mostrare la propria foto se non l’ha ritoccata con dei filtri. Lo specchio distorto dei social ci restituisce immagini irreali, aumentando il senso di insoddisfazione e di inadeguatezza.

Lo psicologo e psicoterapeuta Lavenia racconta come i casi siano esplosi dopo la quarantena dovuta al covid, dando il via ad un’altra forma di pandemia. «È stimato che ogni 100mila abitanti, 100 persone soffrono di anoressia e ben 400 di bulimia. Oltretutto, non si tratta di un disturbo solo femminile, come rischiamo di credere. Tanti sono anche ragazzi, solamente un po’ più nascosti».

Consigli per i genitori? Evitiamo di dire “basta mangiare di meno” o “dovresti mangiare di più” o ancora “non sembri anoressico”, è come negare l’esistenza del problema, ignorando le difficoltà.

“Perché non smetti?” forse è tra le frasi peggiori. Rischia infatti di spingere il ragazzo a sentirsi incapace di fronte ad un problema. È come dirgli che è colpa sua se soccombe al mostro dei disturbi del comportamento alimentare.

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